mercoledì 9 dicembre 2009

A volte vorrei che sparissero tutti quanti. Vorrei essere sola al mondo, vorrei non avere nessuno così da poter fare ciò che voglio della mia vita senza sentirmi costretta a seguire delle convenzioni del cazzo, dei percorsi già prestabiliti. E' come se il canovaccio l'avessero già steso loro e io devo semplicemente scegliere cosa scrivere nelle battute ma più o meno si sa come dovrebbe andare a finire la storia. Mi sento sempre più in gabbia, sul serio. Alla donna che mi ha messo al mondo non va mai bene niente di come faccio ciò che faccio. Trova sempre un modo per farmi pesare anche cose inesistenti perchè pensa di avere a che fare con una qualsiasi delle sue alunne di 7 o 8 anni, che deve andare continuamente smossa se no da sè non se la potrà mai cavare. Beh, ditemi allora quale indiviuo sano di mente non si metterebbe a pensare che se a lei non va mai bene niente di ciò che faccio allora comincerò davvero a farlo male così lei avrà di che lamentarsi seriamente e io mi meriterò le sue lamentele. In mezz'ora sono stata capace di viaggiare tanto velocemente con la mia testa da arrivare a pensare che al prossimo litigio furioso sbatto la porta di casa e me ne vado per la mia strada. E affanculo l'università, affanculo la prestigiosa laurea, affanculo i legami di sangue, affanculo la brava ragazza che sono stata fino ad ora, affanculo me stessa e basta, farò affiorare una parte di me che nessuno conosce. Che poi non avrò mai il coraggio di tirarla fuori è un altro paio di maniche. Ma esiste, vi assicuro che esiste.

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