lunedì 8 giugno 2009

La forza della natura

fulmini97


Mi piace l'odore della pioggia estiva.  Quell'odore pungente e così fresco dell'erba bagnata. Ha un nonsochè di divino, di soprannaturale, di magico forse, che mi fa pensare alla novità, alla speranza di rinnovamento. Si, proprio al rinnovamento, alla scoperta di cose che nasceranno. Cose bellissime. E' un 'interpretazione moto personale, forse dettata anche dal mio stato d'animo e dai miei desideri, ma per me è così. Non c'è niente di più bello della natura selvaggia che si scatena e si libera in tutte le sue forme e stasera io ho assistito a qualcosa che per gli altri potrà sembrare banale o vagamente interessante, ma che per me ha grande valenza e fascino: la forza della natura. Quella natura che ha preso le sembianze di una tempesta temibile, tremenda, ma proprio per questo perdutamente incantevole. Ero per caso capitata sul mio balcone (avendo trascorso la totalità del mio tempo di oggi rinchiusa in casa) quando a un tratto ho visto un lampo, poi un fulmine e infine ho sentito il suono attutito di quello che doveva essere un tuono assordante. Una tempesta in mezzo al mare! Mi era capitato di assistere ad un fenomeno simile solo una volta, nel Salento. Lo ricordo ancora. Mi sono letteralmente catapultata sul terrazzo e mi sono goduta uno spettacolo mozzafiato con la Luna piena che osservava placida alle mie spalle. Il temporale era lontano, forse persino vicino le coste Albanesi ma sembrava talmente vicino.. . Il cielo si illuminava a giorno di mille colori facendoci penetrare per qualche frazione di secondo le sue profondità più oscure. I fulmini, irosi, indomabili, multiforma e multicolore, colpivano con forza l'immensa distesa d'acqua come delle enormi fruste. I tuoni impetuosi erano l'avvisaglia della collera della natura e ammonivano chiunque di tenersi alla larga. Il vento spirava da Sud a Nord-Est, sempre più forte, andando incontro al mare come per fomentare quell'esplosione di bellezza. Sembrava un lupo rabbioso mentre mostra i denti e ringhia, orecchie basse, pelo irto e occhi di sangue, poco prima di attaccare. Sto sentendo addosso quella rabbia selvaggia così armoniosa, così pura, così perfetta da sentirmi quasi divina. E dietro di me ancora quella luna con la sua aura di pace e il suo cielo statico così contrastante con lo spettacolo cui io e lei stavamo assistendo esattamente difronte. Quel cielo chiaro alle mie spalle, ignaro di tutto quello che l'avrebbe aspettato. Così sereno, anche se ancora per poco. Potrei vivere anche solo cibandomi di questo, girare il mondo per riempire i miei occhi di bellezza finchè non traboccherebbero di luce e io sarò cieca. Allora però, forse non mi serviranno più, perchè avrò visto abbastanza e sarò in un'altra dimensione, mi servirò di altri mezzi per guardare.


Potrei anche solo immaginare... . 

mercoledì 3 giugno 2009

Sono stanca

Ho voglia di partire. Ho voglia di andare via in qualche posto sconosciuto, magari in Nord Europa e cominciare un'avventura, ripartire da zero, ricostruire tutto daccapo. Come avevo già scritto, da un po' di tempo a questa parte sono molto delusa da tutto ciò che mi circonda. Dalle persone che ritenevo mie amiche e che invece si sono dimostrate solo i soliti opportunisti che alla prima occasione spariscono se trovano qualcosa di meglio o ti voltano le spalle quando fa loro comodo. Persone che non sanno cosa sia la vera amicizia. Sento che tutto intorno a me si sta sgretolando, che sta franando, tutto quanto. Io non l'ho mai fatto. Gli ho sempre cercati, anche quando sapevo che avrei potuto avere tante altre alternative, che magari potevano starmi anche meglio. Ma loro erano miei amici e volevo loro bene, desideravo passare del tempo con loro. Evidentemente io ero l'unica stupida che ci credeva davvero. La maschera che avevo dato alla mia vita sta piano piano crepando e non è più un bel volto di donna ma adesso ha più o meno l'aspetto di una vecchia avvizzita.  Non so di chi potermi fidare davvero, le mie certezze si stanno smaterializzando. Sento solo che ho bisogno di genuinità, tanta genuinità che così raramente ho trovato nelle persone di cui mi sono circondata. Mi sono accontentata e sono stata una stupida a farlo pur di costruirmi una vita sociale degna di essere denominata come tale. Ho cercato sul serio di passare sopra tutto, di non essere radicale ma non ci sto riuscendo molto bene. Non mi piace fingere che vada tutto bene, non mi piace fingere e basta.  Forse mi allontanerò da quelli che non ritengo valga la pena di continuare a frequentare per andare in cerca di qualcosa di vero, di autentico, di disinteressato. Ora sono veramente stanca di tutto, stanca di cercare di essere coerente e correttta quando gli altri non lo sono con me. Adesso basta, faccio quello che mi pare, rispetto solo chi meriterà rispetto. Mi sono stancata di fare la brava bambina, mi hanno portata al limite e sperimenterò anche la perfidia che è in me. Diventerò un'altra persona, una sconosciuta. Sparirò per molti e sarò al fianco dei soli che si meritano la mia amicizia...e sono veramente pochi.


 


Scusate per la bassissima qualità dell'intervento (me ne rendo conto) ma è tardi, sono stanca e ho scritto un po' controvoglia, solo per non perdere quello che sentivo dentro.