venerdì 26 marzo 2010

Cristallizzazione

Sono sempre la solita. Quando c'è qualcosa che non va rileggo i miei diari, è un classico di me. Come se il ricordo di ciò che ho vissuto potesse insufflarmi la vitalità temporaneamente persa. Nei tempi di carestia mi cibo delle mie stesse parole, come fossero provviste infinite, rinnovabili, che non consumo mai. E come sempre, non riesco ad identificare precisamente il mio nemico. Si mimetizza troppo bene con l'ambiente che mi circonda. Forse è solamente noia. Forse è delusione. Forse è stupore oppure sconfitta. Forse è tutto questo. Forse nulla di esso. Non lo so. Forse sto blaterando insensatamente. Ma io chi sono? O meglio, io chi sono ancora? Sarà solo l'effetto del mio ultimo, inaspettato, fallimento ad indurmi a decidere di rinchiudermi in casa a studiare per espiare tutto, mentre la mia voglia di Mondo esplode fuori da ogni singola cellula del mio corpo, impetuosa e violenta, in tutte le direzioni? Più mi circondo di presenze insondabili, più mi sento vuota, insignificante, al limite del patetico. Più mi annullo. Io non esisto. Non esisto più. Ho bisogno di espandermi in un mondo che possa veramente sentire. Ho bisogno di parlare, guardare essendo a mia volta osservata, con occhi, avere la possibilità di toccare, sfiorare, carezzare con i palmi delle mie dita, permettere al profumo della pelle altrui di penetrare invadente, prepotente, le mie narici. Ho bisogno di vivere. Il mondo che ho costruito adesso mi soffoca, mi sta stretto, ma continua ad attrarmi a lui nel suo caldo abbraccio mortale. In cambio della sua protezione mi fa però pagare un prezzo altissimo, perché quando poi scompare da sotto le piante dei miei piedi io cado giù e la mia faccia sbatte così forte sull'asfalto della realtà, che perdo i sensi. La mia stessa creatura, il mio universo, sta assurgendo così diligentemente alla sua funzione, troppo diligentemente (più di quanto credessi possibile), che mi sta fagocitando, comprimendomi. Effetti collaterali a cui non avevo pensato.

L'ambra intorno alle mie ali si è solidificata un po' di più ed io non so, non posso (o non voglio?) volare per respirare l'aria fresca oltre le spesse pareti di questo nettare d'oro.

sabato 6 marzo 2010

"Shoot to thrill...Shoot to thrill"....
Sono una dannata. Se volete trovare la mia anima scendete all'Inferno.

" 'cause I shoot to thrill and I'm ready to kill...shoot to...shoot to...yeah!" ...