giovedì 30 maggio 2013

In questo periodo sono un po' come queste grigie giornate velate. Sospesa, come una grossa nuvola carica di pioggia che copre il sole, che c'è, che vorrebbe uscire, ma che non ce la fa ad andare oltre la cortina di vapore sotto di lui. A volte sbuca timido, ma non riesce a riscaldare mai nulla per davvero. Le nuvole sono più forti e più numerose di lui. Per lo più, succede che scarichino il loro grosso carico di rabbia piangendo pioggia che muore sull'asfalto duro e gelido. Piccole stille che si perdono nell'immenso mare anonimo di una pozzanghera sporca, dopo un po' evaporano nel nulla per poi rispuntare di nuovo dal cielo. E ricomincia così il giro, infinito. Io continuo imperterrita a voler camminare sotto la pioggia a testa scoperta, inzuppandomi, testarda e convinta che non mi ammalerò perché sono più forte di questo freddo, che prima o poi il sole brucerà per asciugarmi. Ma non succede. E, a causa della mia stupida e ingenua convinzione, sto finendo per ammalarmi senza che nessuno mi asciughi, senza una protezione. A volte qualche passante gentile mi offre di accompagnarmi per un breve tratto sotto il proprio ombrello e io sono al riparo per un po' ma tutti si vedono costretti ad abbandonarmi prima o poi, perché devono tornare a casa loro, al caldo del loro focolare, come è giusto che sia. E io continuo a vagare senza meta, sola sotto questa maledetta pioggia che non vuole lasciarmi in pace.

Credo che sia proprio arrivato il momento di comprarmi un ombrello.

domenica 17 marzo 2013

Me l'hai sempre detto anche tu che l'amore non basta.
E avevi ragione: no, l'amore non basta.
Non basta affatto.

mercoledì 27 febbraio 2013

E' che più ho di te, più vorrei avere.
Più ti assaggio e più non riesco a smettere di mordere.
Più mi inebrio di te e più non riesco a respirare senza il tuo odore nell'aria.
Più mi stai vicino e più mi è difficile privarmi di te.

Stai diventando come una droga: so che distruggerà i residui della me stessa che ero, ma non m'importa nulla. Non m'importa, perché qualsiasi prezzo da pagare sarà sempre troppo basso se la ricompensa sarai tu. Mi logorerei fin'anche a morire per te. Persino l'annientamento saprebbe di dolce torpore, se fatto per te. Non m'importa di nient'altro che non sia cibarmi avidamente di quello che mi dai e respirare a grandi boccate l'ossigeno che mi offri e che ogni giorno, piano mi mette in salvo. In salvo da me stessa e in salvo dall'aridità di questo mondo, in cui i rapporti sono basati solo sulla convenienza e vengono pesati su bilance d'oro. A me, di tutto questo non importa, perché tu mi rendi viva. Sei un fiore che è cresciuto nel deserto, tra il caldo asfissiante dei giorni senz'acqua e i venti gelidi che di notte spazzano via la sabbia. Ma nonostante questo, tu hai resistito. Perché sei l'unico che, dopo di lei, abbia saputo ricominciare a far scorrere linfa nelle mie vene e questo, ora, dopo aver amato davvero, posso dirlo con cognizione di causa. Anzi, forse tu l'hai saputo fare persino meglio, perché tu non sei solo un'idea lontana, tu sei reale.


"Domani mattina avrò 
pezzi di te in mezzo ai denti
non c'è pericolo
ho una fame senza fine."

venerdì 22 febbraio 2013

Vorrei accarezzarti con gli occhi,
perché saprebbero essere ancora più delicati del polpastrello più lieve.
Vorrei abbracciarti con l'anima,
come un bozzolo avvolgente che ti protegga e che ti colleghi a me come se fosse un cordone ombelicale,
per tenerti stretto e tirare se provi ad andar via.
E vorrei baciarti perennemente col pensiero,
così potresti sentirmi anche a 1000 chilometri di distanza.

giovedì 21 febbraio 2013


"E io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro 
e tuffarmi nella tua purezza 
perché ormai non posso più, più stare senza 
solo se lo vuoi tu"


Credo che queste siano le parole più esatte per esprimere quello che provo per te. Non credo ce ne possano essere di più calzanti. Le ho lette, e in quell'istante ho capito che erano mie. Le mie per te. Esattamente queste, non altre. Proprio loro. Mi dispiace di non essere ancora riuscita a dirtele, a dirti quel che vorrei dirti, sino in fondo, come vorrei io. Di non essere ancora riuscita a dirti quanto tu stia diventando una presenza imponente nella mia vita. Di non essere ancora riuscita a dirti che i fantasmi del mio passato non contano ormai, che non li devi temere, perché io voglio essere tua e tua soltanto. Che tu non sei la mia seconda scelta ma la mia seconda possibilità di amare davvero un altro essere umano, o forse, in fin dei conti, addirittura la prima, quella reale. Non cambierei niente. Se mai dovesse esistere un Dio o un Destino da qualche parte in questo Universo, mi preoccuperei di chiedergli di fermare il tempo ogni volta, tornare indietro infinite volte e infinite volte farmi ripercorrere quella stessa strada.

E' che io di quelle parole ho solo tanta paura, semplicemente questo. La mia solita paura ancestrale di ferire, di ferirti, di sbagliare, che coi miei dubbi mi accompagnerà forse per tutta la vita. D'altronde, non si può mai essere certi fino in fondo di riconoscere la forma dell'Amore. E' sempre così diversa e imprevedibile. Forse il gioco della vita è tutto qui. Ma che gioco.

Però, sai, è da un po' di tempo che penso che tu...tu sei il mio primo amore vissuto, anche se non te l'ho ancora detto. Anche se preferisco i silenzi, perché sono troppo vigliacca. Ma è che ho sempre sperato che i miei sguardi muti parlassero per me e che tu riuscissi a decifrare quel linguaggio silenzioso; che te lo sussurrassero le mie carezze impercettibili mentre ti guardo addormentarti sereno tra le mie braccia come un bambino sul grembo di sua madre, nel mio letto, che adesso forse inizia a diventare un po' troppo grande quando non ci sei; o che te lo dicessero i miei abbracci stretti, che spero ti aiutino a sentirti intero dopo 25 anni di violenza e pezzi sparsi.

Mi dispiace non averlo ancora fatto, ma è solo che tu sei di una bellezza talmente tanto struggente, che mi lasci sempre con le parole a metà.

sabato 16 febbraio 2013

Ma poi, che cos'è l'amore? E' soltanto un bisogno egoistico. L'amore è soltanto egoismo, è soltanto un tornaconto personale di piacere. Noi amiamo una persona perché ci soddisfa amarla, compresi tutti i dolori. Noi amiamo una persona perché abbiamo un carico d'affetto in eccesso che non sappiamo dove poggiare e allora lo affidiamo semplicemente a qualcuno per potercene liberare. Ecco cos'è l'amore. E' questo. In fondo, siamo solo degli imperfetti e meschini esseri umani, non ci si potrebbe aspettare di meglio.

lunedì 4 febbraio 2013

Vorrei che quella maglia catturasse per sempre il tuo odore, così da portarlo sempre con me e sorridere ogni volta che ne avrò bisogno. Un ricordo tascabile. Un ricordo costante soprattutto dei tuoi occhi. Dei tuoi meravigliosi, enormi, malinconici e curiosi occhi pastello da bambino. Potrei stare ore a guardarli dall'alto, mentre li socchiudi e sospiri su di me, o mentre mi guardi di sbieco con quel tuo maledetto sorriso beffardo, che puntualmente sa come rendermi vulnerabile. Potresti essere proprio tu quello che mi guarirà, sai? Potresti davvero essere proprio tu.