"E io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro
e tuffarmi nella tua purezza
perché ormai non posso più, più stare senza
solo se lo vuoi tu"
e tuffarmi nella tua purezza
perché ormai non posso più, più stare senza
solo se lo vuoi tu"
E' che io di quelle parole ho solo tanta paura, semplicemente questo. La mia solita paura ancestrale di ferire, di ferirti, di sbagliare, che coi miei dubbi mi accompagnerà forse per tutta la vita. D'altronde, non si può mai essere certi fino in fondo di riconoscere la forma dell'Amore. E' sempre così diversa e imprevedibile. Forse il gioco della vita è tutto qui. Ma che gioco.
Però, sai, è da un po' di tempo che penso che tu...tu sei il mio primo amore vissuto, anche se non te l'ho ancora detto. Anche se preferisco i silenzi, perché sono troppo vigliacca. Ma è che ho sempre sperato che i miei sguardi muti parlassero per me e che tu riuscissi a decifrare quel linguaggio silenzioso; che te lo sussurrassero le mie carezze impercettibili mentre ti guardo addormentarti sereno tra le mie braccia come un bambino sul grembo di sua madre, nel mio letto, che adesso forse inizia a diventare un po' troppo grande quando non ci sei; o che te lo dicessero i miei abbracci stretti, che spero ti aiutino a sentirti intero dopo 25 anni di violenza e pezzi sparsi.
Mi dispiace non averlo ancora fatto, ma è solo che tu sei di una bellezza talmente tanto struggente, che mi lasci sempre con le parole a metà.
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