giovedì 4 ottobre 2012

Pensieri random (dopo mesi di silenzio):

1) Vi è mai capitato di sognare così forte ad occhi aperti, che ad un certo punto avete la netta impressione che la gente che vi sta attorno, passanti, studenti in un autobus, badanti che tornano a casa nelle periferie dopo il lavoro, riescano a vedere quello che immaginate?

2) Mai come ora ho bisogno del mio metro quadro, della mia mattonella 1x1 che delimita il mio spazio personale, quello in cui nessuno dovrebbe essere autorizzato ad entrare, e mai come ora mi sento invasa contro la mia volontà, o mi forzo ad uscire fuori quando tutto quello che vorrei sarebbe solo stare dentro, al buio, in silenzio, a pensare. E non che io sia triste, è che semplicemente non voglio confusione nella mia vita adesso, ho bisogno di stare sola con me stessa, ma nessuno sembra ascoltare la mia richiesta silenziosa e così le persone continuano ad invadere la mia area, che dovrebbe essere solo e soltanto mia. E io glielo sto permettendo.

3) L'idea che mi sia tornata l'esigenza di scrivere, dopo tutto questo tempo, così, d'improvviso, mi conforta. Vuol dire che ho ancora qualcosa da dare, ho ancora qualcosa di cui parlare, ho ancora qualcosa da sentire. Che qualcosa ancora è rimasto, c'è e finalmente vuole venire fuori. Che non sono una scatola di cartone completamente vuota. Magari c'era un doppio fondo ed io me ne sono accorta solo ora, e non potete capire quanto io sia felice di sapere che ci sia.

4) Questo modo di scrivere mi ricorda te. E in verità, spesso, ci sono molte cose che mi ricordano te. Mi manchi. Non hai mai smesso di farlo, nemmeno per un istante. Tu mi hai dato tante cose, a cui adesso, e anzi, fino ad adesso, mi è pesato rinunciare. Cose che non so se potrò mai recuperare da sola, se potrò costruire da sola o con qualsiasi altro essere umano su questa Terra. Forse si. Forse no. Non saprei. Dovrò aspettare per saperlo, aspettare e vedere come evolverò nel tempo. Nonostante tutto, io continuo ancora a nutrire la convinzione che non ci sarà mai nessuno come te. Nessuno che potrà mai arrivare anche solo alla centesima parte di quello che tu sei stata per me. Nessuno che mi potrà mai dare tanto senza nemmeno accorgersene, magari fin'anche volerlo. Nessuno. A volte ti penso e mi chiedo cosa starai facendo, come stai, se continui a scrivere parole come quelle che io ho amato tanto, e dove. Mi piacerebbe così tanto poter ritornare a leggerle. Anche solo a distanza, senza riavvicinarmi mai più, né cercare di contattarti o interagire con te in qualsiasi modo. Forse mi aiuterebbe a nutrirmi a sufficienza. Sapessi come mi sento spenta senza di te, con così pochi stimoli o addirittura senza. Perché la verità è che io non so fare da sola, non sono molto brava, e avrei tanto voluto che fossi tu a guidarmi, a insegnarmi a conoscere il mondo, ad orientare i miei pensieri, le mie riflessioni e la mia mente nel senso giusto. E invece tu non sei più qui e con molta probabilità, non rientrerai mai più nella mia vita. Dovrò pensarti sempre da lontano e credo che in fondo, dentro di me, non riuscirò mai a smettere completamente di amarti.

[P.s. Questo post è senza titolo, come tutti quelli che scrivevi tu.]