mercoledì 23 dicembre 2009

Apologia della vita universitaria

Ieri è stato l'ultimo giorno di Università. Signori, sono ufficialmente in ferie (si fa per dire). Niente più levatacce per tre giorni consecutivi alle 6 meno un quarto di mattina, niente più treni affollati e puzzolenti, niente più tendiniti da appuntomani e calli da scrittori varii, niente più tentativi di sonnecchiare sul banco durante le pause e niente più 10-11 ore fuori di casa. In questo momento mi immaginerete magari mentre faccio i salti di gioia urlando "Siii!! E' finita!! Finalmente vacanze!" e invece no, vi sorprenderò dandovi almeno tre motivi per cui per me valga la pena di andare nella mia bettol...ehm in Facoltà:

1) Per noi universitari "Vacanze di Natale" = "StudioMatto&DisperatoPerGliAppelliDiGennaio/Febbraio"; ergo mi toccherà sprofondare con il naso nei libri (feste comandate a parte) e scontare tutta l'accidia accumulata in questi mesi. Ho già prenotato il biglietto di sola andata per "Esaurimento Nervosolandia" e mi toccherà permanerci per almeno un mese, un mese e mezzo. Il tempo di uccidermi per un altro paio di esami e mezzo (considerando il secondo esonero di Psicologia Dinamica) perchè non credo che sarò in grado di prepararmi anche per Psicologia Clinica, sono 4 mattoni da studiare, un migliaio di pagine in tutto (bazzecole insomma) e vorrei preferibilmente avere un voto alto. A Clinica ci tengo, mi piacerebbe prepararci anche la tesi. L'unica cosa positiva di questo prossimo tete a tete coi libri è che continuerò a dimagrire e ciò non mi dispiace affatto. Solo che, beh, preferirei farlo con qualcos'altro il tete a tete (o meglio, qualcun'altro).

2) Mi mancheranno risate e cazzate con le mie colleghe-amiche. Almeno loro mi tenevano compagnia e mi facevano sorridere. SimonaMarika con la loro estroversione che rasenta la pazzia e che sfora sistematicamente in figure di merda (per tutte noi), Chiara con la sua riservatezza, Francesca con la sua semplicità, Annarita con la sua stramaledetta secchionaggine (peggio di me) che mi fa venire i sensi di colpa, Catia con la sua dolcezza, Dolly che è perennemente stralunata, Anna che è anche lei sempre tra le nuvole e a volte dolcemente nevrotica, la persona più comprensiva che abbia mai conosciuto, Grazia che può essere tutto sommato considerata la migliore amica che abbia mai avuto (ci conosciamo dai tempi del liceo) con la sua schiettezza disarmante, la sua forza e la sua aggressività che altro non sono che la maschera per coprire la sua essenziale sensibilità e fragilità. Poi c'è Martin (vero nome: Martino, da me ribattezzato "Martigno"). Martin è un personaggio a parte. Immaginate: unico ragazzo in mezzo ad una tribù di sole donne, tutte che lo pigliano inesorabilmente per il culo da mattina a sera. E' un ingenuo pazzoide con incontinenza verbale (leggi "sparacazzate"), l'aria innocente, i riflessi mentali di un bradipo e l'indole da comico inconsapevole. Ci distrae dall'attività della scrittura frenetica degli appunti cantando canzoni di Venditti in sottofondo quando entra in aula il Prof di Psicometria (che è di Roma, chiaramente) e ridicolizzando le lezioni di Psicologia dell'Apprendimento quando si parla di bambini ("Anastasia, da domani veniamo a lezione con Cicciobello, ok?" "D'accordo Martigno, però per te porto Baby Bua"). Insomma, il nostro divertimento, il nostro martire di gruppo a cui, in fondo, vogliamo un mondo di bene. Se la fa con una tizia odiosa, acidula, sciapita, stupida, che parla troppo e a sproposito e che ci odia tutte perchè quando il nostro martire nazionale sta con lei non facciamo altro che guardarli e ridacchiare maliziose oppure (nel peggiore dei casi) gli facciamo telefonate anonime fingendoci amanti o esortandolo a concluderci qualcosa insieme. Si, siamo delle gran stronze, però ci piace esserlo, che possiamo farci?

3) Beh, questo motivo è ancora marginale per ora ma è, appunto, uno sprone in più per non farmi trattenere dalle grinfie benevole del mio letto ogni mattina. Dunque, c'è un ragazzo del primo anno decisamente interessante. Oddio, che sia oggettivamente interessante è opinabile (ma cosa non lo sarebbe? W il relativismo!) perchè è, ehm, particolare ma di una particolarità che sfocia quasi nell'eccentricità. In poche parole è un punk (credo). Beh, che mi fossero sempre piaciuti i tipi alternativi non è mai stato un mistero per nessuno e questa ne è un'ulteriore conferma. A dire il vero l'avevo notato sin da subito ma come non notarlo, d'altronde? Ha i capelli tinti di un rosso-viola con un lungo frangione davanti agli occhi e una cresta dietro che porta sempre abbassata. Il resto della testa è rasata e i capelli cortissimi sono del loro colore naturale (bruni). Non sono riuscita ad osservare bene gli occhi, spesso contornati da occhiaie e a dirla tutta un po' inquietanti (ma anche questo fa parte del fascino che esercita su di me). Viso affilato con pizzetto finale, pelle diafana, alto e dinoccolato, esile, veste quasi sempre di scuro e cammina con il classico atteggiamento da solitario sospettoso e un po' burbero, le mani sempre in tasca e  faccia coperta da una sciarpa quasi fin sotto il naso. Mi è capitato di sentirlo parlare una sola volta con qualche collega e devo dire che anche la sua voce è di mio gradimento: profonda come piace a me. Grazia mi prende sempre in giro, dice che le sembra "sporco" (e lo dice una che è stata punk fino a qualche anno fa e che lo è ancora dentro) ma io mi rifiuto di crederci. Non so bene per quale motivo mi attiri, forse perchè ha quell'aria così virile da ribelle, da bello e maledetto (bello per me), perchè è un solitario, non lo so ma mi attira. Non sono ancora riuscita a parlagli o ad avvicinarmi ma per ora ho notato che ogni tanto anche lui mi lancia qualche sguardo di sottecchi quando ci incrociamo nei corridoi o quando lo osservo discreta mentre fuma languidamente una sigaretta (e porca miseria se non è sexy buttato sul muro in quella maniera così trasandata!). Per ora non so nemmeno il suo nome ma tra i buoni propositi per l'anno prossimo credo che ci metterò anche "attuare piano di seduzione del malcapitato". Devo ancora stabilire bene le tecniche di predazione e a questo proposito spero che la mia fervida immaginazione possa venirmi in soccorso, magari durante le feste di Natale mi studio con calma le mosse. Speriamo solo che non sia già impegnato.

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