lunedì 14 dicembre 2009

La rinascita - "Ciak, terza!"

Domani ho un esame (male), non ho studiato come solitamente faccio (malissimo) e non riesce a fregarmene un cazzo (direi bene). Strano ma vero, udite udite, la sottoscritta (ex?) secchiona se ne strafrega per una volta in tutta la sua carriera scolastico-universitaria della preparazione non consona per i suoi standard e rimane completamente apatica. Direi che la singletudine e le recenti merdate in campo "amicizia" mi fanno più che bene. Forse ho finalmente capito che nella vita c'è qualcosa di più importante di un 30 e che la cultura non si costruisce solo studiando dai libri di scuola. Dopo 20 anni, si, ma ci sono arrivata. La cultura è ben altro, nasce dalla passione per il sapere, non dal rispetto di qualche dovere troppo scomodo. Quella è solo responsabilità e non si può dire che in questi anni io sia stata una ragazza irresponsabile ma forse questo non mi basta più. Voglio essere alla pari dei miei modelli, degna di ciò a cui aspiro. Non voglio rientrare nella tristissima categoria dell'"italiano medio". Mi sento arida senza avere degli interessi particolari da coltivare e soprattutto mi accorgo che la mia vita è stata arida fino a circa due anni fa, quando mi si sono spalancate le porte della tanto da me attesa vita sentimentale. La vita vera è ciò che conta sul serio, non uno stupido voto su un altrettanto stpuido foglio di carta (che è pur vero che mi servirà). Adesso che mi ritengo fondamentalmente sola, senza nessuno su cui contare davvero (in un certo senso anche libera se vogliamo) posso pormi un obiettivo: dedicarmi finalmente a me stessa. Mi hanno (e mi sono) mandata in pezzi, dunque questo è il momento buono per ricostruirmi e stavolta come dico io, per costruire nuove relazioni, se ce ne saranno (se sarò in grado di costruirle), con persone diverse, persone scelte, persone come me, la me che sta per nascere, che possano capirmi fino in fondo.

A mio sfavore, però, gioca la mia proverbiale pigrizia e il fatto che non riesco a fare nulla se non lo prendo come un dovere. Ah, maledetto senso di responsabilità. Ammetterlo però è già un passo avanti se non contiamo che sarà un annetto e mezzo che non faccio altro che ammettere e basta. 

Riuscirà la nostra eroina a vincere se stessa? Lo scopriremo nelle prossime puntate, non cambiate canale ;)

5 commenti:

  1. Ricorda che il voto quantifica quanto il professore è compiaciuto di quello che ti sente dire, non quanto vali realmente. Ormai è da anni che mi sono reso conto che non è una cosa per la quale morire.

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  2. oddio c'è arrivata addirittura anche lei, è la fine.
    si, la gente che fa della cultura e della sapienza un piacere e non un dovere è sempre meno..però è bello sapere che ci sei anche tu fra noi :D

    (disse lei che presto o tardi verrà armata di bisturi e strumenti per la rianimazione cardiopolmonare e scaraventata addosso a pazienti moribondi e non saprà che fare.
    magari citerà loro il proemio dell'iliade, che so -.-)

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  3. @ Frozen: giusto, il giudizio non esiste, esistono solo le opinioni.

    @ Simo: a sto punto spero di non diventare mai tua paziente xD

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  4.  Mai sottovalutare il potere di un libro......e mai sopravvalutare il valore di un esame.

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