venerdì 24 febbraio 2012

La risata di una nuova amica, un caffè con delle sconosciute, sei mesi in Perù, tutta la serata passata a ridere col gestore del locale facendo a gara a chi dice barzellette più stupide, incontrare fiotti di gente nuova e riuscire a parlarci come se li conoscessi da una vita, sentirsi liberi di essere liberi, Padova il pomeriggio alle cinque sotto i portici, l'ospedale, le stradine strette, le abbazie antiche, il cielo pastello, l'edicolante che ti sorride, condividere i sogni con C., vedere V. più sereno e sentire in qualche attimo quell'intesa che mai avevi provato prima con lui, il Pedrocchi, il ritorno che è sempre lo stesso ma mai uguale, l'uomo della copisteria che ti tocca il naso come fossi una bambina, ti prende le mani alla sprovvista, le accarezza e ti chiede perché ce le hai così rosse.

Ecco, queste sono le giornate che mi riempiono, le giornate che mi ricordano il motivo per cui sono qui, come una prova del nove, per confermarmi che si, ho fatto la scelta giusta, che è proprio questa la mia strada, che è così bello costruire con le proprie mani qualcosa che sia tuo e tuo soltanto che tu possa plasmare a tua immagine e somiglianza.

Beh, se queste giornate potessero avere un colore, sarebbe sicuramente un accecante color dell'oro.


2 commenti:

  1. Vorrei anche io delle giornate color oro.

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    1. Penso che prima o poi arrivino per tutti...o forse sono solo troppo ottimista...

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