mercoledì 22 febbraio 2012

Dimmi perché, ogni volta che la mia mente può permettersi il lusso di spaziare, va a te. Anche quando avevo pensato che fossi morta e sepolta, anche quando avevo imparato a convivere con l'idea che fossi uscita dalla mia vita senza una via di ritorno, che non ti avrei più aspettata la sera, che non avrei più trepidato leggendo il tuo nome sul display del cellulare, perché non ci sarebbero stati più tuoi messaggi da leggere o chiamate da ricevere, che non ti avrei più svegliata al mattino, che avrei finalmente potuto ricominciare, dimmi perché io penso ancora a te, a quell'idea di te, scevra da qualsiasi tipo di contaminazione. Dimmi perché mi ostino a salvarti, in fondo in fondo, a conservarti in una scatola di vetro trasparente proteggendoti dai tarli della mia rabbia, dalla polvere, dal vento di tempesta e a pensarti nella maniera più stupidamente e ingenuamente genuina che ci sia, come tu non sei. Dimmi perché non riesco a distruggerti del tutto.

Forse perché mi fa comodo così e io sono solo una vigliacca.
Forse perché in fondo non andrai mai via. Non lo so.

Forse, come mi sono già detta, dovrà solo arrivare qualcuno di più straordinario di te.







2 commenti:

  1. Ognuno ha la sua persona in scatola che salterà fuori nei momenti meno opportuni.

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    1. Già...ma gradirei riuscire almeno a metterla in soffitta in una nicchietta nascosta, così ammortizzo un po' il danno...

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