sabato 17 luglio 2010

Questa sera mi sento persa in me stessa, affogata da due anni di ricordi che non vogliono saperne di lasciarmi in pace.

Mi chiedo perché, alla fine, mi volto sempre indietro a guardare, come se i riflessi di un tempo ormai assente potessero darmi le energie per camminare lungo la mia strada che inevitabilmente si allontana da loro, se poi sono la prima che proclama che la vita deve andare avanti.

Mi chiedo, proprio in questi momenti, se tutto ciò che succede, succeda per una ragione precisa, per darci un insegnamento, oppure se anche questa è la vana illusione di una persona troppo ottimista e quindi, vista in quest'ottica, nulla ha senso e ce la prendiamo il più delle volte voi sapete dove.


Non so dove volessi andare a parare con queste domande, con questo post, e se avessi voluto andare a parare da qualche parte non me lo ricordo già più. Sono stanca, incazzata, pensierosa e malinconica, come del resto un mese e mezzo (quasi due) a questa parte. Un anno fa ero messa anche peggio, forse, quindi credo sia meglio così. Perchè adesso ho tutto il tempo di guarire con calma, perchè non c'è più nessuno a girare il coltello nelle mie ferite, perchè finalmente tutto dipende solo ed esclusivamente da me e non sapete quanto almeno questo mi faccia piacere. Che la mia felicità non sia più nelle mani di qualcun altro, intendo, che io sia libera di gestirmela come voglio. Alla fine non eravamo fatti nemmeno l'uno per l'altra, per questo non è andata. Oggi ho letto delle cose scritte da lui e a stento ho trattenuto un moto di disgusto. Mai l'ho sentito lontano come questa sera. Lontano dalle mie idee, dal mio modo di approcciarmi alle cose. E' stata come un'illuminazione. Non ci sarebbe potuta essere devozione profonda, almeno da parte mia. E stima, fino in fondo. O quanto meno, non per quello che è adesso. E io devo guardare la realtà delle cose. I nostri mondi sono sempre stati lontani, opposti. Non avremmo mai potuto capirci davvero. Sto arrivando persino al punto di chiedermi come abbia fatto ad amarmi così visceralmente. L'amore deve andare sempre alimentato, non solo combattendo le abitudini, cambiando posizione a letto o altre stronzate varie ed eventuali. Sono arrivata al punto di pensare che deve esserci una comunione profonda delle idee, del pensiero, per poter stare accanto ad una persona per tanto tempo, per potere avere quegli stimoli necessari a rinnovare sempre le cose, a non farle stagnare in frivolezze sterili e superficiali. Bisogna condividere un'idea, una meta, una passione. Secondo me è quella la chiave delle affinità elettive tra le persone, ed è talmente difficile trovarla che molti si accontentano. Mi viene da pensare a tutte le coppie che non avrebbero dovuto diventarlo ma per un motivo o per l'altro sono dovute rimanere unite nonostante avessero capito che era la cosa più sbagliata del mondo. E' un pensiero tristissimo, l'idea di dover passare il resto della propia vita accanto alla persona sbagliata.

Io quella chiave voglio trovarla, passino anche altri vent'anni.
(Preferibilmente si spera prima però, eh).

Esco di scena e vado a camminare solo
sui marciapiedi io volo
sono straniero nella mia citta'
la gente passa mi vede e lo sa
Mi fermo, poi riparto, poi mi fermo ancora e osservo
la strada che si colora
c'è una faccia in vetrina...mi guarda e va via
Chi e' lo straniero a casa mia?
...casa mia
E trovo Andy il matto che e' vent'anni che e' li
e mi dice qui va bene cosi'
tanto tutto e' troppo e basta quel che hai
e forse un giorno lo capirai
Ma te che ne sai
ma chi cazzo sei?
pero' so che ha ragione lui
perche' lui e' un matto autentico
e io troppo spesso mi dimentico che qui

Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood

Arriva il buio e la gente vai via svelta
e come per magia nelle telestazioni l'universo va in festa
ancora un altro giorno alla finestra
Ma uno straniero in fondo che ne sa
di come funziona e di come va
e anche se i sogni in questo posto finiscono in vino
anche se perdi sempre a tavolino qui

Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood

E anche se il film te l'aspettavi con un altro finale
e se qualcosa in fondo e' andato male qui

Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood
Qui non e' Hollywood

9 commenti:

  1. "C'è chi ha scelto la donna sbagliata e forse ha scelto per tutta la vita, altra scelta che ha è a chi farla finita!"

    non mi uccidere ora :p

    Ad ogni modo è normalissimo pensarla come stai facendo! D'accordo sulla affinità... ma non dimenticare che le persone, giorno per giorno, cambiano in maniera impercettibile: quindi che ci frega? Se c'è complicità... viaggi facile poi!

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  2. P.s. Non preoccuparti, non ti ucciderò per così poco hahahahaaa

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  3. Beh, l'evoluzione è fisiologica ma non solo negli altri, anche in noi e se si cresce insieme può anche non significare incompatibilità se c'è affinità vera, profonda. Poi se succede che la persona che ci sta vicino subisce un cambiamento radicale beh, può capitare, per qualsiasi motivo e in tal caso può succedere anche che l'affinità che vedevamo prima era solo un'illusione e ci eravamo sbagliati. Speriamo di non incappare in questa seconda ipotesi.

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  4. non pensarci ania, tanto che controllo possiamo avere? ^_^

    è sempre così, finisce, ci si fa delle idee, ci si fa delle promesse... poi un bel giorno arriva qualcuno, te ne innamori, ci stai, ci stai, ci stai e ci stai... poi succede qualcosa e ti chiedi "momento! che è successo?".

    oh poi non è detto che succeda sempre eh?! almeno ti godi quello che passa

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  5. eh, appunto, si spera che non debba sempre finire, ci puoi pure stare bene per tutta la vita con una persona e io ci credo in questo.

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  6. Mi sembra di aver capito che sulla teoria ci sei..
    sempre che ne esista una per queste cose..
    "tanto tutto è troppo e basta quel che hai"..
    è difficile da capire, ma BASTARSI è davvero
    una delle conquiste migliori che si possano fare!
    In bocca al lupo!

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  7. ecco, è esattamente bastarmi che sto cercando di fare da un po' di tempo a questa parte, perchè è il primo mattone, è la pietra d'angolo per poterci costruire tutto il resto sopra. Ed è tremendamente difficile anche.

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  8. secondo me, le coppie sbagliate sono più felici.


    un rapporto che funziona è quello nel quale ogni tanto volano oggetti attraverso le stanze, nel quale ognuno mantiene le sue passioni, quello nel quale ci si ricava tempo per se stessi.

    avere un clone non è la cosa migliore.

    (comunque sappi che hai perso tutti i punti definendo la pausini "appena sopportabile"):

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  9. Simo, per coppie sbagliate non intendevo quelle che non litigano mai (cosa sacrosanta che se non ci fosse ci dovrebbe essere da preoccuparsi) ma le coppie di persone che proprio non sono fatte per stare l'una con l'altra perchè non si amano e non si stimano davvero. Non dico che si debba essere dei cloni, anche perchè non credo ci sia molto senso ad amare qualcuno perfettamente uguale a sè, ma non si può amare nemmeno chi non si riesce a capire. Basta anche solo avere una passione in comune, non è necessario che i due siano perfettamente uguali (che anzi sarebbe noioso). Tutto sta a trovare la complementarietà che non significa ne uguaglianza ma nemmeno completa diversità (anche quella non è salutare per la coppia). Ci devono essere punti di incontro che uniscano e punti di divergenza che non allontanino ma rendano interessante l'altro da scoprire, che incuriosiscano. Questo è quello che intendevo, più o meno.

    P.s. mi dispiace averti ferita nell'animo, non sapevo fossi fan della Pausini. Spero di riuscire a recuperare i punti persi.

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