sabato 9 ottobre 2010

Ma


Ho passato la notte a guardare,
ho guardato la notte passare.
Ho imparato a disimparare,
a ricordarmi di te.
Ho pensato di improvvisare,
ho tentato di tentare.
Ho ignorato quello che qualcuno si aspettava da me,
ma senza età ho disarmato l'alba,
disinnescato il sole,
e corteggiato l'ora legale.
Ho preso a pugni le mie debolezze,
dimenticato le buone maniere.
Mi sono ammalata,
e sono guarita,
ho abusato del mio dolore,
mentre il mattino ritornava senza età.
Farò tesoro del mio buon umore,
m'inventerò una destinazione.
Accoglierò vino e lanterne,
rifiuterò la mia reputazione.


Impegnerò anelli e malumore,


per un'istante di rivoluzione,
ma senza età ho disarmato l'alba,
disinnescato il sole,
e corteggiato l'ora legale.
Ho preso a pugni le mie debolezze,
dimenticato le buone maniere.
Mi sono condannata,
e poi perdonata,
ho amato l'eco di questa canzone,
mentre il mattivo ritornava senza età.
Ho disarmato l'alba,
disinnescato il sole.
Ho disarmato l'alba.
Ho preso a pugni le mie debolezze,
dimenticato le buone maniere.
Mi sono condannata,
e poi perdonata,
ho amato l'eco di questa canzone,


mentre il mattivo ritornava senza età.


Senza età.
 


Questa canzone, decisamente, mi rappresenta.

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