venerdì 3 settembre 2010

Non avrei mai potuto immaginare che la musica potesse darmi così tanta forza e così tanto coraggio.

Il coraggio di proseguire per la strada che ho scelto.

Il coraggio di essere semplicemente me stessa.

Il coraggio di fregarmene del resto del Mondo.

Il coraggio di alzarmi e poi reggermi da sola con le mie ginocchia, senza aggrapparmi a niente, tranne che a lei. Alla musica.


Il concerto dei Placebo è stata un'esperienza devastante, adrenalinica, quasi irreale. Bellissima. Brian era lì, a poco più di dieci metri da me e io non credevo quasi ai miei occhi. Era lìEd era lui. Si, proprio lui, cazzo! Se fossi stata più vicina mi avrebbe preso una crisi isterica, penso. Lo ripeterei volentieri altre mille e mille volte. Vi sembrerà assurdo ma anche da questa esperienza sono riuscita a scoprire delle cose su di me. A scavare sempre più a fondo. Ho nuove mete. Ho trovato un altro motivo ancora per sorridere e andare avanti, per riempire me stessa.

E' forse la prima volta che riesco a sorridere mentre apro le braccia per stare in equilibrio.

6 commenti:

  1. Dire che non mi piacciono sarebbe scorretto, più che altro non mi sono mai interessato a loro come gruppo; ad ogni modo, gusti musicali a parte, posso ben comprendere la carica di energia che un concerto con tanta gente sa trasmetterti.

    Se non ricordo male mi dicesti che non avevi visto altri grandi concerti prima di questo, come ci si sente a vedere tutta quella gente accorsa per un solo motivo? (fortunatamente quella sera faceva freschetto quindi non credo ti sia beccata getti d'acqua nella folla :p)

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  2. E' una cosa incredibile. Come dicevo ad una mia amica, la cosa bella di un concerto è proprio il fatto che si è vicinissimi a degli sconosciuti che però hanno la tua stessa passione. Si è avvicinati (letteralmente, in ogni accezione) da una passione comune per la musica, che inevitabilente ti porta ad un contatto strettissimo, oserei dire intimo (anzi, toglierei pure l' "oserei") con un egregio sconosciuto ma il bello è che non ti da fastidio o almeno per me è stato così. Normalmente io odio la gente che ti si appiccica addosso (anche qui, in tutte le accezioni possibili) ma per un concerto è diverso, non è come potrebbe esserlo in una discoteca, dove ti si strusciano squallidamente solo per provarci, dove c'è un contatto "studiato". No, ad un concerto è tutto così spontaeo, così naturale e privo di qualsiasi forma di malizia, così improvviso, che magari ti ritrovi a reggerti al tuo vicino perchè si sta pogando e tu rischi di cadere, oppure nell'estasi mentre salti ti giri e sorridi a quello che sta accanto a te. Ma senza alcun fine, senza pensare a niente. Anzi, per me a volte quel contatto con uno sconosciuto è stato persino rassicurante. Riesci ad essere te stesso e a scioglierti completamente, senza freni. Insomma strabiliante che effetto possa fare un concerto. Non so se sia stata la stessa cosa anche per te. Io lo rifarò altre volte, questo è sicuro.

    (si si, i pazzoidi che buttavano acqua addosso c'erano eccome e poi ti posso assicurare che per quanto eravamo stretti e per quanto abbiamo saltato forse forse "azzeccavano" pure ;) )

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  3. P.s. Tra l'altro al ritorno sono anche passata da Putignano perchè mio padre aveva sbagliato e siamo dovuti entrare in paese per correggere la rotta hahahahaaaa

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  4. PS: un pazzo, i biglietti per gli U2 non costano mica 40€

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  5. O_O mi sei passata accanto e non l'ho saputo!?!? noooooooooooooooohhhhhhhhhhhh!!! xD

    scherzo, ovviamente, io quella sera ero in campagna all'amico con cui andai al liga... doveva andare anche lui a vedere i placebo ma ha venduto il biglietto per prenotare gli U2 a roma.

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