venerdì 4 dicembre 2020

Fuori è freddo e io non so chi ti copre, amore mio. 

Amore mio appassito, sfiorito, con le radici spezzate. 

Chi ti augurerà la buonanotte alla sera? 

Chi ti abbraccerà quando sarai disperato?

Chi ti cullerà nelle tue notti insonni? 

Chi, amore mio appassito? 

Il nostro fiore è morto, sepolto da una coltre di neve che l'ha bruciato a freddo.

Nacque in un bel giorno di primavera, il nostro amore, insieme alle primule. 

Sbocciò bellissimo ed indomito per sei lunghi anni. 

Ma tutto muore, tutto ha una fine, amore mio. 

Il nostro fiore non supererà questo inverno, è troppo freddo e il suo stelo è ormai troppo sfibrato. 

Non abbiamo saputo innaffiarlo bene quel fiore, amore mio. 

Amore mio appassito, sfiorito, sfibrato e stanco, come il nostro sentimento. 

Ho dovuto gettarti nel mondo in maniera brutale perchè quell'amore non esalasse da solo l'ultimo respiro. 

Come un animale agonizzante, io gli ho sparato un colpo al cuore. 

Mi dispiace averti ucciso, amore mio. Ma era l'unico modo per continuare a vivere.

Era l'unico modo per ridare dignità al nostro amore. 

Amore mio appassito, sfiorito. 

Spero che un giorno potrai perdonarmi. 

Spero che un giorno potrai perdonare anche te stesso. 

Va' e vivi amore mio, spicca il volo, fragile cillittu. 

Io continuerò a vegliarti da lontano, a osservare i tuoi passi senza interferire. 

E magari un giorno ci reincontreremo in volo. 

Amore mio appassito, sfiorito. 

Amore mio.

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