giovedì 14 aprile 2011

Credo che questa staticità forzata finirà per farmi impazzire. Sempre che io non lo sia già impazzita. L'incapacità di cadere da un lato o dall'altro della lama. Man mano che ci cammino su, i tagli sotto le piante dei miei piedi bruciano, ma mi spaventa ancora di più il vuoto, laggiù. Potrei non avere la forza necessaria per reggere l'urto e arrivare sul fondo (semmai ci fosse un fondo), la probabilità sarebbe alta. E allora che farei? Potrei perdere tutto. E perderò di sicuro. Sia che scelga di precipitare a destra, sia che scelga la sinistra, sono inevitabilmente destinata a perdere qualcosa. Il punto è: per cos'è che vale la pena di rinunciare ad una parte di me?

2 commenti:

  1. io andrei sempre a sinistra.
    a parte che è la parte del cuore, ma poi vuoi mettere le convinzioni politiche?

    comunque padova come città fa cagare e tu sei una terrona.

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  2. Ma non è vero che Padova fa cagare! O.o (tra l'altro, ieri ho appreso di aver passato un pomeriggio in una delle zone più pericolose in assoluto, ignara di tutto muauauauahahaha)

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