sabato 21 agosto 2010

Queste ultime tre settimane sono state un periodo che posso decisamente definire "di serenità". Tra il viaggio a Barcellona e il totale cazzeggio delle successive due settimane che, haimè, stanno per volgere al termine, posso dire di aver trovato, sicuramente non l'equilibrio, ma almeno la strada per raggiungerlo. Non so cosa sia stato. Forse l'aver trovato dei nuovi potenziali punti di riferimento oltre ai vecchi che iniziavano un tantino a decadere, l'aver scoperto nuovi amici, l'aver conosciuto nuova gente, la frenesia e lo stretto contatto con loro ogni benedettissimo giorno, sicuramente anche il fatto che i miei adesso siano fuori in vacanza e che mi sento più libera. Insomma, è stato un mix di cose che mi ha letteralmente ubriacata. E il bello è che non mi nausea mai, anzi, questa dipendenza non solo mi richiede sempre di più ma è anche benefica! Non mi fa pensare, perchè mi toglie materialmente il tempo di pensare! E per me, non pensare è decisamente un'ottima soluzione per evitare le tribolazioni masochistiche che mi caratterizzano. E soprattutto, è molto meglio di alcol o qualsivoglia genere di droga. In questi giorni ho avuto l'occasione di immaginarmi tutta la mia futura vita da studentessa fuori sede e mi sono sentita ancora più determinata ad andare via di casa l'anno prossimo. Perchè questo piccolo mondo mi sta ormai stretto e io voglio volare con le ali dispiegate, camminare finalmente un po' di più con le mie gambe e soprattutto liberarmi da controlli eccessivi. Non dico che sogno una vita da college americano con festini ogni sera e lo studio che va a farsi benedire. No, non è affatto nelle mie priorità. Però sogno le pazzie che solo un ventenne può permettersi di fare. Sogno le passioni che ti travolgono come le maree. Sogno anche i dolori. Sogno solo la vita vera che c'è là fuori e che io non ho ancora assaporato del tutto. Mi convinco sempre più che non permetterò ancora che la mia vita vada sprecata . Non cristallizzerò mai più il mio tempo per cose che possono aspettare. La mia unica priorità adesso sono io. Meglio ancora, la mia unica priorità adesso è la mia ricchezza interiore e quella posso accumularla solo con l'esperienza, con qualcosa che non mi limiti ma che invece mi liberi sempre di più, che mi faccia prendere piena consapevolezza della mia vera natura. Solo conoscendo le catene ai polsi ho capito che io non sono fatta per i legami duraturi nel tempo, che il mio istinto primario è quello della fuga dagli affetti troppo stretti e soffocanti, che sono fatta per correre solitaria. Sono naturalmente votata alla libertà e all'indipendenza. Almeno per adesso, ho bisogno della mia aria, dei miei spazi. Solo miei e basta. Non dico che non voglio conoscere l'amore, semplicemente che ora non è il primo interesse della lista. Credo di aver iniziato a disintossicarmi (e stavolta seriamente) dai postumi di M. . Forse stavolta ce la posso fare davvero. Con il tempo andrà sempre meglio e non rimarrà che una lucida cicatrice di un ricordo lontano. E forse posso fare anche a meno di avere un uomo da farmi necessariamente piacere, su cui poggiare i miei pensieri. Mi sento una gazzella appena venuta al mondo, quando traballa sulle ginocchia. Sono quasi in piedi ora. E i miei pensieri, li devo occupare solo io con il sogno della mia libertà.

3 commenti:

  1. Non esistono le priorià.
    Ma c'è solo una conseguenza naturale degli eventi.

    Libertà è una parola di fumo, un dato per scontato, libertà è come un segno di croce automatizzato.

    Ma, senza scomodare troppo i subsonica, che saranno di certo impegnati in faccende ben più serie, il punto è che la stabilità delle prospettive mi ha sempre lasciato perplesso.
    Ho imparato a fidarmi ben poco delle prese di posizione. Delle decisioni.
    L'istinto è molto più violento e genuino.

    Mi torna alla mente una citazione del film 2046 di Wong Kar Wai.
    Nella vita il vero amore si può mancare.
    Se lo si incontra troppo presto. O troppo tardi.

    Tu potresti mancarlo, se ostinatamente chiudi gli occhi per non vederlo.

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  2. Lo so, questo è il rischio che corro. Ho messo anche in conto il fatto che i miei piani possano essere totalmente stravolti, proprio ora. L'unica cosa che posso sperare è che per ora il mio vero amore transiti lontano da me e non bussi alla mia porta.

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  3. a dire il vero io mi ci sono lasciata trascinare per caso, non avrei mai potuto immaginarmi tanta bellezza, nonostante i miei me ne avessero parlato benissimo, anche loro ci sono stati in vacanza l'anno scorso...

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